ll Difensore Civico e Garante del Diritto alla Salute della Campania, Giuseppe Fortunato, ha, come noto, più volte denunciato (anche nella sua Relazione ai Vertici Istituzionali di Senato e Camera) la persistente mancata osservanza, in ambito regionale, del principio di meritocrazia comparativa in occasione di nomine e concorsi nella pubblica amministrazione. “Un fenomeno che travalica spesso la discrezionalità per sconfinare nell’arbitrio o nella palese illegalità disattendendo così il dettato costituzionale dell’art. 97”. Favorire gli incompetenti, o i meno competenti, penalizzando i meritevoli non favorisce certo il rispetto del dettato costituzionale. E’, purtroppo, un problema di mentalità che non conosce latitudini, di prassi fortemente radicate in tutti gli ambienti, pubblici e privati.
La battaglia di Fortunato continua a 360°, ora nel mirino vi sono le nomine apicali, nel settore della Sanità, come riportato dall’ANSA del 20 giugno scorso:
“Nomine nella sanità campana avvenute con modalità che evidenziano un’arbitrarietà che va oltre ogni possibile discrezionalità. E’ quanto denuncia a proposito della Asl Napoli 3 Sud il Difensore Civico della Campania, che sulla base dell’esame di alcuni ricorsi ha deciso di procedere con un atto formale indirizzato al Direttore Generale dell’Asl Napoli 3 Sud, nel quale punta il dito sulla gestione degli incarichi apicali, con procedure di nomine irregolari ed in particolare senza un’analisi comparativa di esperienze e colloquio, finalizzati a individuare una terna di candidati con la miglior valutazione”.
Come accennato in precedenza, il fenomeno corruttivo, non ha collocazione geografica particolare o ambiti specifici di “coltura”. E’ notizia di questi giorni del sistema criminale messo in atto, secondo la Procura di Catania, da un’associazione a delinquere esistente nell’Università di Catania e che coinvolgerebbe almeno altre 13 Università italiane, per condizionare e decidere “a tavolino” tutti i concorsi interni, dagli assegni di ricerca, all’assunzione di professori ordinari e associati, personale tecnico, prove per ricercatori ecc…Nessuno spazio a selezioni meritocratiche per le Commissioni di valutazione composte anche da docenti di altre prestigiose Università.
Fare in modo che il merito sia il primo e unico criterio per scegliere i migliori in ambito pubblico e privato e quindi per nomine trasparenti a persone competenti, vuol dire affermare i principi civicratici di tutela della persona e i suoi diritti, promuovere la democrazia compiuta dove il cittadino è protagonista e realizzare così l’indispensabile salto di qualità nei rapporti tra cittadino e poteri pubblici.
Il contrasto di tali fenomeni richiede ancor di più la necessità di interventi coordinati ed efficaci sul territorio nazionale, a livello culturale, di prevenzione e controllo e sottolinea l’urgenza di istituzionalizzare finalmente anche in Italia la figura del Difensore Civico Nazionale.