Nel mese di agosto 2023 un rilevante esempio di azione del Difensore Civico Nazionale serbo è stato il suo accordo per una comunicazione permanente tra l’Ufficio del Difensore Civico ed il capo della delegazione regionale del Comitato Internazionale della Croce Rossa e la coordinatrice regionale della stessa.
La conversazione, che si è svolta presso la sede dell’istituzione del Difensore Civico a Belgrado, ha riguardato la questione della tutela dei diritti dei serbi detenuti in Kosovo e Metojija.
I partecipanti all’incontro hanno espresso preoccupazione per la posizione e lo status dei detenuti.
L’obiettivo è porre fine ad abusi e torture ed indagare anche sul trattamento della polizia del Kosovo.
Il Difensore Civico serbo ha coinvolto anche altre istituzioni internazionali che si occupano della tutela dei diritti umani e della prevenzione della tortura.
Si è rivolto anche a 106 istituzioni nazionali che si occupano della tutela dei diritti umani.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica è consapevole dell’urgenza e delicatezza della situazione evidenziata dal Difensore Civico serbo e che è necessaria un approccio unitario contro le torture perpetrate a danno dei prigionieri, in qualsiasi luogo in cui queste avvengono.