Sotto i riflettori la vicenda del Mercato Ortofrutticolo di Aversa chiuso dal 10 ottobre 2019, per gravi carenze igienico-sanitarie e per l’inidoneità dell’intera struttura ai fini della conservazione delle derrate agro-alimentari. Questo è quanto rilevato dai carabinieri del NAS, dalla ASL e da altri organi/forze di controllo eco-sanitarie in fase di ispezione. Un importante complesso mercatale, che si estende su un’area di 16.600 metri quadrati, stimato intorno ai due milioni di euro, fermo, mentre 50 operatori e 300 famiglie, che vivono di quell’attività, sono a rischio sopravvivenza. Qual è l’ inghippo? Ebbene, nonostante il Sindaco di Aversa avesse garantito la riapertura del mercato entro i venti giorni successivi alla chiusura, sono trascorsi ben otto mesi e i lavori, seppur iniziati, sono ancora inspiegabilmente bloccati.
A nulla è servita la giusta reazione degli operatori, che sono scesi più volte in campo contro l’inerzia della pubblica amministrazione, consegnando, provocatoriamente, le chiavi dei luoghi delle loro attività e le schede elettorali dei propri nuclei familiari.
La spinosa questione è giunta sul tavolo del Difensore Civico campano, il quale, garante di strategie di unità, ha per ben due volte diffidato il Comune di Aversa, che è il proprietario del complesso e al quale gli operatori versano ciò che il suddetto Ente chiede, affinché fossero ripresi e conclusi i lavori per la ripresa a regime di ogni attività. L’ arcano è venuto alla luce in tutta la sua miseria; l’ennesima, che sporca le pagine della cronaca di questi giorni e che svela il solito intreccio politico- imprenditoriale, nel quale sembra siano coinvolti un consigliere regionale e quattro consiglieri comunali. L’obiettivo quello di spostare in una zona fuori Aversa il mercato e destinare l’area del mercato stesso ad un parcheggio. Tutto questo senza previa consultazione degli operatori, senza nessuna necessità di dislocazione e senza alcuna comparazione. Sostanzialmente, un’ulteriore operazione fatta alle spalle dei cittadini, per favorire altri interessi. Giusto, dunque ed inevitabile, il coinvolgimento della magistratura, da parte del Difensore Civico, al fine di acquisire ogni utile riferimento ed informazione sui legami emersi tra politica ed imprenditoria e fare vera giustizia.
Il mercato ortofrutticolo di Aversa è uno spazio di aggregazione, di scambio tra domanda ed offerta, di sviluppo economico e reddituale; è un’area che va riscattata e restituita per le sue valenze a chi ne deteneva il possesso legittimo.
“Esprimiamo – ha affermato Carlo Di Dato, Presidente di Assodiritti, intervenuto nella vicenda – il nostro ringraziamento al Difensore Civico, unico ad essere intervenuto in un silenzio istituzionale. Noi imperterriti continuiamo a credere che il potere è dei cittadini non dei loro delegati”. In linea con Civicrazia, convinti che una pubblica amministrazione che resta sorda alle difficoltà, all’affermazione dei diritti della sua gente si macchia di “perversa indifferenza alla vita”.