Il Difensore Civico della Campania l’Avv. Giuseppe Fortunato, ricopre anche, come noto, il ruolo di Garante per il diritto alla salute ai sensi della legge n. 24 dell’8 marzo 2017 “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”
La Regione Campania ha affidato all’ufficio del Difensore Civico la funzione di Garante per il diritto alla salute al quale ogni cittadino, destinatario di prestazioni sanitarie, potrà rivolgersi gratuitamente per segnalare disfunzioni del sistema dell’assistenza sanitaria e socio sanitaria. Il Garante può intervenire e invitare il rappresentante legale dell’amministrazione nteressata a provvedere tempestivamente per garantire il rispetto delle normative vigenti. Il Garante potrà inoltre compiere visite ispettive e avvalersi della collaborazione dell’ufficio Speciale Servizio Ispettivo Sanitario e Socio sanitario regionale.
Una piaga nazionale di problematica guarigione e che troppo spesso si ripropone, è quella della malasanità ove si intende generalmente, ma non solo, il verificarsi di fatti che evidenziano malfunzionamenti del sistema sanitario e scarsa attenzione per degenti e pazienti.
Una criticità che si avverte maggiormente in alcune zone dell’Italia meridionale. Troppe contingenze negative che fanno del Meridione, Campania compresa un’area piuttosto a rischio per episodi di malasanità.
L’Avv. Giuseppe Fortunato, in questi primi mesi di Difensore Civico, si sta battendo quotidianamente per i diritti sociali, e continua con ferrea determinazione la sua difficile lotta per la buona Sanità: “Lo scossone dato alle pubbliche amministrazioni sanitarie nell’inchieste per talassemici, autistici e diabetici è stato salutare perché vedo nelle relazioni attività in corso. Mi fa piacere che in qualche caso si è fatto in un mese più di quello che si era fatto in sei anni. Non basta” – lo ha evidenziato l’Avv. Fortunato incontrando i dirigenti sanitari preposti. “Lodo molto chi ama e fa il proprio dovere ma per farlo fino in fondo non bisogna avere alcuna complicità con chi ha permesso le situazioni precisamente denunciate”.
D’altra parte, v’è da rilevare che in occasione del recente XXII Nephro Care Annual Meeting di Napoli gli argomenti più dibattuti sono stati la “medicina difensiva e i medici “sotto attacco” per presunti errori e relative richieste di risarcimento. In questo senso (non per gli errori medici, ma per le cause intentate) la Campania è tra le regioni in prima linea, una dialettica che ha innescato più di una polemica tra i medici e gli avvocati, sempre più spregiudicati nell’ invitare i pazienti al contenzioso legale”. I dati, secondo i relatori, “a guardali con attenzione, dicono poi che al numero di cause in aumento non corrispondono altrettante condanne, anzi spesso, nella maggioranza dei casi, si scopre che il medico non aveva alcuna responsabilità. Tuttavia il sistema continua a gravare sulle casse pubbliche, sottraendo risorse al Sistema Sanitario Nazionale”.
Un confine labile che vede operatori sanitari e pazienti non sempre tutelati a dovere da un sistema che dovrebbe garantire maggiore chiarezza e controllo.
Tutto ciò sottolinea l’importanza del ruolo di mediazione e controllo della figura del Difensore Civico non solo campano ma di tutti i Difensori Civici Regionali e Provinciali i quali dovrebbero però poter operare in modo univoco e sinergico su tutto il territorio nazionale. Anche per questo appare non più procrastinabile in un Paese civile come si definisce il nostro, l’istituzione del Difensore Civico a livello Nazionale.