La Cittadinanza è l’appartenenza a una Comunità dove tutti, egualmente riconosciuti, hanno diritto alla partecipazione attiva. E questo è anche quello che deve essere sentito e garantito all’interno della Unione Europea.
INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI
Introdotta dal Trattato di Lisbona del 2009, l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) è un importante strumento di democrazia partecipativa:
L’ICE permette ai cittadini che riescano a raccogliere almeno un milione di firme provenienti da almeno sette Stati membri il diritto di chiedere alla Commissione europea di proporre o modificare un atto giuridico europeo.
Da quando è applicabile il regolamento del 2011 che stabilisce le procedure dettagliate relative all’ICE, sono state presentate con esito positivo una decina di iniziative alla Commissione Europea.
Tra queste: Stop Vivisection (Basta con la vivisezione); End the Cage Age (Basta animali in gabbia); Save bees and farmers (Salviamo api e agricoltori).
Dal gennaio 2020 sono state poi introdotte nuove norme per rendere l’ICE più accessibile.
Poiché la procedura necessita di una struttura organizzativa di base, il primo passo per l’avvio di un’ICE è la costituzione di un Comitato organizzativo, denominato “comitato dei cittadini”.
RAFFORZARE LA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI ATTRAVERSO L’ICE
Sul tema, il 18 marzo, si è pronunciata in uno dei suoi primi interventi pubblici la nuova Mediatrice Europea, la quale in modo chiaro e diretto ha sostenuto che l’ICE non è ancora stata pienamente all’altezza del suo potenziale.
L’ICE è stato creato per coinvolgere e responsabilizzare i cittadini, ma, rileva la Mediatrice, «vi è un divario crescente tra le aspettative e i risultati effettivi dello strumento. I cittadini si aspettano spesso che la raccolta di un milione di firme porti direttamente a una nuova normativa. La realtà, tuttavia, è che la Commissione è obbligata solo a prendere in considerazione un’iniziativa, non ad agire su di essa.»
La Mediatrice Europea ha citato il caso piuttosto eclatante dell’iniziativa “End the Cage Age” che vanta anni di campagne e raccolta di sostegno pubblico: i cittadini europei si aspettavano posizioni e risposte ma le denunce presentate all’ufficio della Mediatrice Europea testimoniano soltanto frustrazione e delusione.
LA DENUNCIA DELLA MEDIATRICE EUROPEA
La Mediatrice Europea nel suo discorso del 18 marzo, ha evidenziato con forza che troppi cittadini europei non sono a conoscenza dell’ICE e coloro che lo conoscono spesso non capiscono appieno come funziona: «Le campagne di sensibilizzazione devono essere rafforzate in modo che più persone possano impegnarsi. Le scuole, le università, le organizzazioni della società civile e in particolare i media hanno tutti un ruolo da svolgere. Inoltre, le istituzioni dell’UE dovrebbero investire per rendere l’ICE più accessibile e visibile.»
Il ruolo e le espressioni della Difesa Civica Europea sottolineano che le azioni per una democrazia e una cittadinanza autentiche non siano più rinviabili.
Antonella Mollia