La realizzazione dei cosiddetti <<Covid hospital>> a Ponticelli, Salerno e Caserta, è da alcuni giorni oggetto di una indagine giudiziaria, per l’ipotesi di turbativa d’asta, in cui vengono coinvolti il Direttore Generale dell’ASL Napoli 1 Ciro Verdoliva, il Presidente della Soresa (Società Regionale per la Sanità) Corrado Cuccurullo, e il Consigliere regionale Luca Cascone.
Ciò che sorprende in questa indagine, è la notizia che nella trattativa per portare gli ospedali modulari nella nostra Regione abbia partecipato, e con un ruolo di interlocutore privilegiato, un Consigliere regionale, per l’appunto Luca Cascone. La vicenda risale al tempo della piena emergenza sanitaria, quando alla ditta Med di Padova fu affidata la fornitura <<chiavi in mano>> per 18 milioni di euro di appositi ospedali modulari, per il ricovero e il trattamento in terapia intensiva di pazienti affetti dal Covid-19.
In particolare, ai fini della verifica della regolarità dell’appalto di tale fornitura, sono tuttora in corso approfonditi accertamenti sugli atti della corrispondenza intercorsa tra le varie ditte fornitrici e la Soresa, da cui risulterebbe il ruolo di <<facilitatore>> di Cascone anche per l’acquisto e la fornitura di guanti, mascherine e varie apparecchiature sanitarie. Da tali accertamenti si è appreso, in una lettera del Direttore dei Lavori Pubblici della Protezione Civile, che <<Luca Cascone, Presidente della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale, partecipa alle attività dell’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Campania, supportando il coordinamento delle diverse attività e programmazioni>>.
Ferma restando ogni doverosa e opportuna riserva sugli eventuali riflessi di natura penale e/o di irregolarità amministrative di tali attività, non si può fare a meno di constatare la poca trasparenza dei metodi di gestione dei beni e degli interessi dei cittadini da parte dei rappresentanti della Regione Campania. Infatti, giova ricordarlo, Luca Cascone, Presidente della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale, e con l’ovvio consenso e assenso del Presidente della Giunta Regionale, è lo stesso che ha provveduto a nominare l’Ing. Umberto De Gregorio Direttore Generale dell’E.A.V. contro ogni regola e procedure espressamente previste dalla legge in materia di pubblici concorsi, specie per quanto riguarda il possesso di specifici requisiti.
Naturalmente, non è mancato, rispetto a questa nomina avvenuta in violazione palese di leggi e regolamenti, come già ricordato in altra occasione, l’intervento del Difensore Civico presso la Regione Campania, che ha trasmesso tutti i relativi atti alla Procura della Repubblica di Napoli e alla Procura della Corte dei Conti della Campania.
Nella fiduciosa attesa che venga fatta piena luce sulle più diverse responsabilità connesse a queste vicende di mala amministrazione, non si può fare a meno di restare stupiti nel constatare come, nelle pubbliche istituzioni, comportamenti e procedure improntati all’inosservanza delle più elementari norme di trasparenza e correttezza, si ripetono continuamente.
Evidentemente << Repetita iuvant! >>. Ma a chi?