Possiamo dire che gli ultimi tempi, dall’inizio dell’epidemia da Covid 19, non sono stati per niente semplici per gran parte dei cittadini italiani.
Se proprio vogliamo dirla tutta, la situazione è estremamente difficile. Potrebbe definirsi anche disperata per molte famiglie e imprenditori,
tutto a vantaggio dei grandi colossi commerciali e industrie farmaceutiche.
Giusto per citare qualche esempio, la rivista Forbes racconta come nella sola giornata di mercoledì 28 aprile 2021, grazie a un incremento del valore delle azioni
di Amazon dell’1,1%, il suo CEO ha guadagnato, nel giro di 24 ore, ben 2.3 miliardi di dollari, mentre si stima che Pfizer/Biontech e Moderna guadagnino 1.000 dollari al secondo.
Due anni di restrizioni e lockdown hanno falcidiato l’economia delle piccole e medie imprese, quelle più colpite risultano proprio le imprese familiari, il cuore pulsante
del tessuto socio-economico italiano, e mentre in Europa si va verso la fine delle restrizioni, in Italia il governo prosegue con la linea dura.
I DPCM si susseguono, le regioni continuano a cambiare colore, le piazze manifestano.
Come se non bastasse la crisi sanitaria è stata accompagnata dalla crisi delle materie prime con conseguente rincaro dei prezzi.
Dal lato suo lo Stato non ha per ora fornito un sostegno sufficiente alle categorie più colpite e gli aiuti tanto proclamati non arrivano, mentre si continuano a spendere miliardi in tamponi.
La crisi Russia/Ucraina che sembra delinearsi all’orizzonte non migliorerà certo
la situazione, prospettando ulteriori rincari, come ad esempio quello inevitabile delle forniture di Gas naturale che vede proprio nella Russia uno dei maggiori fornitori di gas per l’Europa.
Nei grandi agglomerati urbani si assiste ormai ad un nuovo fenomeno sociale, le file alle mense della caritas si fanno sempre più lunghe, si assiste quindi al formarsi di una nuova categoria di “poveri” costituita appunto da ex commercianti e piccoli imprenditori finiti in rovina, schiacciati dai debiti e senza un lavoro.
Una signora intervistata afferma: “Una volta ero io a rifornire la Caritas e le mense per i poveri, adesso sono in fila con gli altri”.
La scena appena descritta è la perfetta fotografia della deriva verso cui vanno incontro sempre più persone, e ci si domanda per quanto tempo continuerà questo trend e
quando si raggiungerà il punto di non ritorno con l’inevitabile collasso del sistema economico-sociale.
Lo Stato e i cittadini Italiani sembrano ormai essere membra di due corpi diversi, i cittadini non si riconoscono più nelle istituzioni e si è venuto a creare un clima di smarrimento ed incertezza generale.
Nonostante il susseguirsi di dichiarazioni dei politici delle varie fazioni su aiuti economici e piani di sostegno, la sensazione che aleggia tra i cittadini è quella
dell’abbandono, come se queste dichiarazioni avessero solamente uno scopo di propaganda elettorale.
Dai tempi del dopoguerra si sta forse vivendo il periodo storico più difficile, il tunnel della crisi economica e sociale è lungo, buio e affollato.
Ed è per questo che nasce lo Sportello dell’Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani per i danni da provvedimenti nell’era Covid, un lumicino nel buio che vuole essere sostegno e guida per il cittadino Italiano.
Il rapporto con i pubblici uffici è difficoltoso e freddo, spesso ci si sente dire: “non è questo l’ufficio giusto per il suo problema mi dispiace” oppure “non posso aiutarla deve andare da tizio e caio per la documentazione necessaria, oppure deve recuperarla online”.
Tutto ciò è frustrante per i cittadini e sorge la necessità di un sostegno, un contatto diretto e umano, un supporto che sia mirato alla risoluzione del problema o all’accesso
dei servizi e dei sostegni che magari sono disponibili, ma di cui non se ne conosce nemmeno l’esistenza.
Molte persone, soprattutto la fascia della terza età, si perdono nella burocrazia e negli adempimenti da effettuare online.
Nello Sportello per i danni da provvedimenti nell’era Covid il cittadino trova il supporto necessario anche grazie alla raccolta di tutte le informazioni riguardanti la risoluzione delle varie categorie di problemi che hanno accomunato migliaia di persone, rendendo più veloci e snelle le pratiche.
Quando si tratta di dimostrare vicinanza ai Cittadini, l’ANDCI è sempre in prima linea, soprattutto nei momenti più difficili, e lo fa con la solidarietà e la professionalità che lo ha sempre contraddistinto.
di Andrea Ambrosini