Per Leopardi la felicità è un tutt’uno con il piacere, è il sommo bene. In un appunto del suo Zibaldone, Leopardi afferma che la somma felicità possibile nel mondo si realizza quando l’uomo vive “quietamente nel suo stato con una speranza riposata e certa di un avvenire molto migliore”.
Questa non è solo una concezione della poesia. Dopo Keynes e il superamento della grande crisi del 1929, il problema ambientale, il problema della povertà e il problema del divario tra nord e sud del mondo, hanno portato gli economisti a concentrarsi sullo sviluppo sostenibile e sullo sviluppo umano. Secondo le nozioni della scienza economica degli ultimi decenni la crescita economica non è più sufficiente: lo sviluppo è reale solo se migliora la qualità della vita in modo duraturo. I concetti di sostenibilità economica, ambientale e sociale diventano fondamentali. A partire dagli anni ’90, in particolare a opera del filosofo Sen, secondo il quale lo sviluppo umano è “un processo di ampliamento delle possibilità umane che consenta agli individui di godere di una vita lunga e sana, essere istruiti e avere accesso alle risorse necessarie a un livello di vita dignitoso”.
Per decenni hanno prevalso in economia quelle visioni che pretendono di descrivere l’uomo come una macchina razionale che vuole massimizzare un obiettivo e minimizzare i costi. Lo sviluppo umano, invece, introduce l’idea di un agente che ha interessi, valori, passioni e quindi non considerato solo come homo aeconomicus. Ritengo, personalmente, che l’intervento del Difensore Civico della Campania, l’Avv. Giuseppe Fortunato, a favore dei lavoratori licenziati dalla CMO di Torre Annunziata, sia da ascrivere in questa corrente di pensiero e non ridimensionabile a una mera azione romantica. Ci ha indicati come passare dalla teoria alla pratica: restituire la speranza. Nell’esercizio del proprio ruolo, ha appurato un’inerzia amministrativa e ha commissariato il Comune di Torre Annunziata affinché si procedesse al rilascio delle autorizzazioni dovute, la cui mancanza bloccavano l’azienda, quindi, causato il licenziamento. Con questa azione si è ridata una speranza e una prospettiva a 69 famiglie. Sono queste le azioni che indicano la via della felicità.