Difensore Civico:
istituirlo in Sicilia e Puglia
e dare sempre contezza ai Cittadini delle nomine
E la Sicilia e la Puglia ancora aspettano
Sebbene l’istituto dell’Ombudsman in Italia sia abbastanza antico, ed abbia trovato notevole diffusione nel tempo, ancora oggi, non tutti le Regioni ne dispongono. Il ruolo cui è chiamato a svolgere è quello di essere Garante dei cittadini nei confronti dell’amministrazione. Eppure i Cittadini siciliani e pugliesi non lo hanno.
Alcune differenze nel mondo
Guardando agli altri Paesi, dal punto di vista della sua applicazione, emergono delle differenze. E se alcuni Paesi prevedono che tale figura possa essere attivata su istanza del cittadino (Svezia, Spagna o Italia) in altri casi è opportuna l’intermediazione di un componente del Parlamento (si pensi alla Gran Bretagna o la Francia).
Ma non è finita qui. Vi sono, infatti, delle differenze anche circa le modalità di svolgimento di questa mansione da parte di coloro che sono chiamati ad eseguirla.
E se alcuni possono presentare proposte di legge (come accade, ad esempio, in Bolivia) altri – presentando una relazione annuale al Parlamento, circa l’attività svolta – possono solo segnalare la necessità d’introdurre nuove norme legislative che migliorino il funzionamento dell’amministrazione nel rispetto dei principi democratici (è il caso dei Difensori Civici regionali italiano ma anche del Mediateur francese).
Non si deve, poi, dimenticare che alcune legislazioni prevedono la cumulabilità dei ricorsi al Difensore Civico e in sede giurisdizionale. E altre legislazioni una successione graduale. In altri casi, invece, è prevista la sospensione del ricorso presentato al Garante, se nel mentre fosse proposto un ricorso giurisdizionale.
Il modello regionale incompiuto dell’Italia
L’Italia, a differenza di altri Paesi, non dispone della figura del Difensore Civico Nazionale. Ma sono previsti i Difensori Civici Regionali. Eppure, anche in questo caso la situazione non si presenta in modo lineare.
Vi sono situazioni in cui tale figura è stata attivata, e prevista dalla norma, ma non vi è mai stata una nomina (si pensi alla Regione Puglia).
In Sicilia, poi, la situazione è ancora più complicata perché la figura del Difensore Civico Regionale non è mai stata istituita.
Il Difensore Civico regionale: il punto imprescindibile del decifrare la scelta dei Consigli regionali
I legislatori regionali hanno deciso di introdurre la figura del Difensore Civico quale garante dei principi costituzionali di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione, a tutela del cittadino.
Sicuramente non basta introdurre nell’ordinamento garanzie giuridiche formali. Ma è necessaria una convinta volontà politica che consenta alle Regioni la piena attuazione della disciplina istitutiva.
Innanzitutto dando contezza ai Cittadini del perché taluno è stato scelto fra gli aspiranti che hanno i requisiti minimi.
Unitamente alla pronta istituzione del Difensore Civico in Puglia e Sicilia, è questo il desiderio dei Cittadini italiani ed è anche la sfida per la credibilità dell’indipendenza di questa figura.
Valeria Garbin, giornalista