Nel quarto trimestre del 2024, l’Ombudsman siriano ha in corso una campagna di monitoraggio intensiva delle condizioni dei detenuti nelle prigioni governative e nelle strutture controllate dai gruppi armati non statali. Questa iniziativa, senza precedenti per la sua ampiezza e sistematicità, ha lo scopo di documentare le violazioni dei diritti umani nei luoghi di detenzione, di esercitare pressioni sulle autorità competenti affinché adottino misure correttive e di fornire assistenza legale ai detenuti e alle loro famiglie.
Grazie a una rete di informatori sul campo e a un’analisi approfondita delle testimonianze raccolte, l’Ombudsman siriano ha potuto documentare casi di tortura, maltrattamenti, detenzione arbitraria e negazione delle cure mediche. Sulla base di questi dati, ha redatto un rapporto dettagliato che è stato diffuso a livello nazionale e internazionale, sollecitando l’intervento della comunità internazionale per porre fine a queste pratiche inumane.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica esprime la propria più viva preoccupazione per la situazione dei diritti umani in Siria e riconosce l’importanza fondamentale dell’azione svolta dall’Ombudsman siriano.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica evidenzia che questa campagna di monitoraggio rappresenta un passo avanti significativo nella lotta per la tutela dei diritti dei detenuti e contribuisce a far emergere una verità spesso occultata.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica invita la Comunità internazionale a sostenere l’operato dell’Ombudsman siriano e a esercitare pressioni sulle autorità competenti affinché adottino misure concrete per migliorare le condizioni carcerarie e garantire il rispetto dei diritti umani di tutti i detenuti.
Inoltre lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica incoraggia la società civile siriana a continuare a mobilitarsi in difesa dei diritti umani e a collaborare con l’Ombudsman siriano per portare avanti questa importante battaglia.