IL MEDIATORE EUROPEO IN AZIONE
Il Mediatore Europeo è l’Istituzione dell’Unione Europea che si occupa di indagare su casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’UE. È stato istituito nel 1995.
Chiunque risieda o abbia sede in uno Stato membro dell’UE può presentare una denuncia al Mediatore Europeo per questioni come discriminazione, abuso di potere, ritardi ingiustificati o mancanza di trasparenza. Il Mediatore agisce in modo indipendente e può avviare indagini sia su denuncia che di propria iniziativa.
RAPPORTO CON IL PARLAMENTO EUROPEO
Il rapporto del Mediatore con il Parlamento europeo è assai stretto.
Quest’ultimo detiene l’esclusività dell’elezione del Mediatore ed è l’unico a poter chiedere alla Corte di giustizia di destituirlo, stabilisce le norme che disciplinano l’esercizio delle sue funzioni, riceve le sue relazioni.
A norma dell’articolo 232 del regolamento, la Commissione per le Petizioni elabora ogni anno una relazione sulla relazione annuale sulle attività del Mediatore Europeo.
IL MEDIATORE EUROPEO IN CARICA
Attuale mediatore europeo è Teresa Anjinho, che ha prestato giuramento come Mediatrice europea il 27 febbraio 2025, a seguito della sua elezione da parte del Parlamento europeo nel dicembre 2024.
Avvocata, esperta indipendente in materia di diritti umani, è un’accademica specializzata in diritto internazionale pubblico, parità di genere e uguaglianza.
Ha svolto attività di docenza presso la NOVA School of Law e presso l’Istituto Ius Gentium Conimbrigae dell’Università di Coimbra. Ha inoltre pubblicato diversi articoli scientifici.
Dal 2022 al 2025, Teresa Anjinho ha fatto parte del Comitato di vigilanza dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).
ATTUALE ATTIVITA’ DEL MEDIATORE EUROPEO
Un’attuale attività in corso da parte della Mediatrice Europea è quella sulle modalità con cui la Commissione Europea ha trattato una richiesta di accesso del pubblico ai contributi ricevuti a una consultazione pubblica relativa alla banca dati sulla trasparenza a norma della legge sui servizi digitali (regolamento)
Questa consultazione è legata alla banca dati sulla trasparenza prevista dalla legge sui servizi digitali. (Legge sui servizi digitali)
La Commissione ha identificato 50 risposte pertinenti alla richiesta di accesso, concedendo un ampio accesso a 31 documenti, ma negandolo per 19 contributi. La motivazione del rifiuto si basa su un’eccezione prevista dalla legislazione dell’UE, che tutela gli interessi commerciali delle entità coinvolte e il Mediatore Europeo sta indagando.
ISTITUIRE IL DIFENSORE CIVICO IN ITALIA
In Europa e negli Stati membri dell’Unione Europea, il Difensore Civico è un’istituzione consolidata, spesso garantita costituzionalmente. L’obiettivo principale del Difensore Civico è quello di tutelare i cittadini, promuovendo una pubblica amministrazione più trasparente, efficace e vicina alle esigenze delle persone.
Tuttavia, in Italia, questa figura non è ancora stata nominata a livello nazionale e la sua istituzione è richiesta dal 2002 dall’ANDCI.
Fabio Riccio