La notizia è nota e risaputa, se ne è parlato su giornali e in sentenze.
La nomina del Signor Carlo Lio, quale Difensore Civico regionale lombardo, è avvenuta in modo illegittimo, in violazione di legge, e per questo è stata annullata in maggio dal Consiglio di Stato.
Carlo Lio viene nominato Difensore Regionale (figura tecnicamente di alto spessore, che deve avere grandi competenze giuridiche e tecniche oltre che esperienze decennali) pur avendo, al contrario di altri, solo la Licenza Media come titolo di studio, ma avendo la copertura di cariche politiche quale titolo di merito.
Dopo anni di battaglie giudiziarie si è tornati indietro con le lancette e cancellare tale obbrobrio.
Nuova selezione dunque con elezione di Gianalberico De Vecchi il quale paradossalmente non ha neppure i titoli di esperienza dirigenziale o assimilata nella pubblica amministrazione cui Carlo Lio sopperiva con esperienze politiche.
Inoltre De Vecchi non aveva impugnato la nomina e non poteva giovarsi della sentenza. Comunque è stato nominato senza comparazione senza alcuna motivazione tra i candidati e senza consentirne l’audizione come invece previsto dalla legge.
La motivazione è la garanzia del buon andamento della Pubblica Amministrazione per tenere lontano lobbismi e favori che non devono esistere all’interno della cosa pubblica.
E’ assurdo che tali situazioni di illegalità si verifichino proprio per la scelta del Difensore Regionale che tra le sue prerogative ha la difesa dei cittadini contro la possibile prepotenza dei pubblici amministratori.
di Gianfranco Esposito