Nel mese di novembre l’Avvocato Giuseppe Fortunato, avendo rilevato l’indebito affidamento dei malati psichici e dopo avere sollecitato, aveva ricevuto come risposta: che “è prassi consolidata soddisfare il fabbisogno assistenziale di riabilitazione per disabili, non coperto dalle strutture accreditate e accreditabili, attraverso l’affidamento in gestione di tali servizi a società aggiudicatarie di appalti pubblici messi in gara dalle varie Asl”.
“Tali prestazioni non sono accessorie ma principali e pertanto palesemente non esternalizzabili come ha anche evidenziato il Consiglio di Stato, Sezione Terza 1252 del 2021” – aveva replicato Giuseppe Fortunato – accreditamenti e autorizzazioni sono gli unici strumenti “per le imprescindibili garanzie di affidabilità, idoneità, sicurezza e appropriatezza”, precisando quindi che “l’affidamento di servizi sanitari con gare e appalti è diventata ormai una formula strutturale ma non legata a una imprevedibile emergenza”.
“Il Difensore Civico non ha chiesto di limitare l’assistenza ma di erogarla in forme lecite, idonee e affidabili a censura del modello adottato dalla Asl Napoli 2 a quanto ci risulta in maniera sistematica e oltre le contingenti emergenze”.
Da segnalare, sulla vicenda, l’intervento di Cittadinanzattiva che ha evidenziato la lesione di diritti fondamentali dei Cittadini e dell’Aspat che ha rilevato: “aver annoverato a giugno del 2022 strutture non accreditate e non autorizzate quali presidi sanitari pubblici non può essere accettato”.
Il Difensore Civico ha invitato a “provvedere tempestivamente per sanare questa anomalia riaffidando a strutture accreditate e autorizzate l’assistenza per i pazienti disabili psichici in regime residenziale e semiresidenziale”. I 60 giorni dati come limite per trovare una soluzione si sono esauriti l’11 marzo.
Attualmente, l’Asl Napoli 2 Nord assiste in regime di residenzialità circa 60 pazienti tramite il sistema delle esternalizzazioni illegali. Le strutture interessate sono ubicate nei Comuni di Arzano (40 posti letto), Barano d’Ischia 10 posti letto) e Mugnano di Napoli (10 posti letto). I pazienti hanno disturbi schizofrenici, disturbi dello spettro psicotico, sindromi affettive gravi, disturbi della personalità con gravi compromissioni del funzionamento personale e sociale.
L’ASPAT ha evidenziato che la soluzione da percorrere deve necessariamente ritrovarsi nella sostituzione nell’aggiornamento delle prassi attualmente utilizzate attraverso la implementazione di una reale ed effettiva offerta autenticamente pubblica e privata e istituzionalmente accreditata sulla base di una ricognizione accurata dell’offerta effettivamente abilitata e l’aggiornamento del fabbisogno da soddisfare.
Nel frattempo l’invito del Difensore Civico è all’esame della Procura della Repubblica e della Procura presso la Corte dei Conti.
Giuseppe Corbisiero