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Il 2 Giugno del 1946, l’Assemblea Costituente si riunì in Parlamento, con lo scopo di scrivere una Costituzione che sostituisse lo Statuto Albertino; l’Italia divenne, poi, una Repubblica democratica nel 18 giugno 1946, ÂÂÂÂÂÂ con referendum istituzionale.
Citando Samuel Adams: ‘’Né la più saggia costituzione né le leggi più sagge possono garantire la libertà e la felicità di un popolo, i cui costumi sono universalmente corrotti”.ÂÂÂÂÂÂ Basta, infatti, una lettura sommaria di qualsivoglia testata giornalistica contemporanea a renderci spettatori di una realtà completamente avulsa da quella prospettataci dalla nostra Costituzione.ÂÂÂÂÂÂ
Quella cui assistiamo, altro non è che una democrazia illusoria, un artefatto politico che non apporta alcuna miglioria ai metodi caratterizzanti le vecchie monarchie; potremmo addirittura definire, senza indugi, la nostra democrazia, una forma monarchica, dove i Re si alternano a suon di slogan mediatici (sostituitisi alle grida del popolo), riportando un parere comune ai più. E, come allora, i regnanti passano, ma il caos permane. ÂÂÂÂÂÂ
Si può restare indifferenti?ÂÂÂÂÂÂ Non si può!ÂÂÂÂÂÂ
Il 16 febbraio 2002, dunque, nella magnifica sede del Maschio Angioino di Napoli, nasce l’ANDCI (Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani), per la tutela del cittadino sul territorio nazionale.ÂÂÂÂÂÂ
L’intento è sviluppare i poteri del Difensore Civico, interventore ausiliario, compagno istituzionale contro abusi, negligenze ed omissioni della Pubblica Amministrazione, per rafforzare e salvaguardare i diritti degli indifesi.ÂÂÂÂÂÂ
E’ questo l’obbiettivo principale dell’ANDCI, che trova un forte alleato in Civicrazia, ovvero la coalizione di Soggetti e di oltre 4000 Associazioni che si impegnano a rendere il ‘’Cittadino Protagonista’’… protagonista dei propri diritti, del suo ruolo sociale, della forza propulsiva e di controllo che è capace di esercitare nei confronti del potere pubblico. Questo è attuabile con:
– Nomine trasparenti di amministratori competenti in ogni ente;
– Un codice deontologico dei pubblici amministratori;
– Un corretto rapporto fra rappresentati e rappresentanti;
– Un equo utilizzo delle risorse pubbliche.
Solo in questo modo sarà possibile.ÂÂÂÂÂÂ
Anni ed anni di soprusi da parte della classe politica ci hanno indotti a dimenticare il reale significato della parola “Democrazia”; essa non è la forma di governo per controllare il cittadino, eleggendo il rappresentante più adeguato allo scopo.
ÂÂÂÂÂÂ L’aver permesso ciò, non implica essere questa la realtà.ÂÂÂÂÂÂ
Mediante il supporto di ANDCI e Civicrazia, noi Cittadini saremo in grado di radiare i corrotti, riappropriandoci della nostra libertà perché, citando Malcolm X: ‘’Nessuno può darvi la libertà”. “Nessuno può darvi l’uguaglianza o la giustizia”. “Se siete uomini, unitevi e prendetevela’’.
Il 2 Giugno del 1946, l’Assemblea Costituente si riunì in Parlamento, con lo scopo di scrivere una Costituzione che sostituisse lo Statuto Albertino; l’Italia divenne, poi, una Repubblica democratica nel 18 giugno 1946, ÂÂÂÂÂÂ con referendum istituzionale.
Citando Samuel Adams: ‘’Né la più saggia costituzione né le leggi più sagge possono garantire la libertà e la felicità di un popolo, i cui costumi sono universalmente corrotti”.ÂÂÂÂÂÂ Basta, infatti, una lettura sommaria di qualsivoglia testata giornalistica contemporanea a renderci spettatori di una realtà completamente avulsa da quella prospettataci dalla nostra Costituzione.ÂÂÂÂÂÂ
Quella cui assistiamo, altro non è che una democrazia illusoria, un artefatto politico che non apporta alcuna miglioria ai metodi caratterizzanti le vecchie monarchie; potremmo addirittura definire, senza indugi, la nostra democrazia, una forma monarchica, dove i Re si alternano a suon di slogan mediatici (sostituitisi alle grida del popolo), riportando un parere comune ai più. E, come allora, i regnanti passano, ma il caos permane. ÂÂÂÂÂÂ
Si può restare indifferenti?ÂÂÂÂÂÂ Non si può!ÂÂÂÂÂÂ
Il 16 febbraio 2002, dunque, nella magnifica sede del Maschio Angioino di Napoli, nasce l’ANDCI (Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani), per la tutela del cittadino sul territorio nazionale.ÂÂÂÂÂÂ
L’intento è sviluppare i poteri del Difensore Civico, interventore ausiliario, compagno istituzionale contro abusi, negligenze ed omissioni della Pubblica Amministrazione, per rafforzare e salvaguardare i diritti degli indifesi.ÂÂÂÂÂÂ
E’ questo l’obbiettivo principale dell’ANDCI, che trova un forte alleato in Civicrazia, ovvero la coalizione di Soggetti e di oltre 4000 Associazioni che si impegnano a rendere il ‘’Cittadino Protagonista’’… protagonista dei propri diritti, del suo ruolo sociale, della forza propulsiva e di controllo che è capace di esercitare nei confronti del potere pubblico. Questo è attuabile con:
– Nomine trasparenti di amministratori competenti in ogni ente;
– Un codice deontologico dei pubblici amministratori;
– Un corretto rapporto fra rappresentati e rappresentanti;
– Un equo utilizzo delle risorse pubbliche.
Solo in questo modo sarà possibile.ÂÂÂÂÂÂ
Anni ed anni di soprusi da parte della classe politica ci hanno indotti a dimenticare il reale significato della parola “Democrazia”; essa non è la forma di governo per controllare il cittadino, eleggendo il rappresentante più adeguato allo scopo.
ÂÂÂÂÂÂ L’aver permesso ciò, non implica essere questa la realtà.ÂÂÂÂÂÂ
Mediante il supporto di ANDCI e Civicrazia, noi Cittadini saremo in grado di radiare i corrotti, riappropriandoci della nostra libertà perché, citando Malcolm X: ‘’Nessuno può darvi la libertà”. “Nessuno può darvi l’uguaglianza o la giustizia”. “Se siete uomini, unitevi e prendetevela’’.