Nel mondo moderno ogni attimo sembra correre alla velocità della luce. Siamo tutti presi dalla routine che percorriamo più di un treno ad alta velocità. Mille impegni e mille pensieri da tenere a mente per vincere questa lotta contro il tempo. Sembra di non averne mai abbastanza. Cerchiamo di ottimizzare le nostre risorse e diamo il massimo per adempiere a tutti i nostri doveri, dalla cura della famiglia al rendimento sul lavoro. A volte ci perdiamo un po’ per strada perchè presi dalla folle corsa trascuriamo il nostro benessere e spesso anche i nostri interessi. Rispondiamo tutti ad una lista di cose da fare entro oggi, entro la settimana, entro il mese e così via. Siamo soddisfatti? Forse. Siamo stanchi? Tanto. Nel cercare di dare il nostro meglio consumiamo al massimo le nostre energie arrivando a livelli di esaurimento folle. In tutta questo incappiamo troppo spesso in ostacoli o, per meglio dire, sabbie mobili, che ci rallentano senza un reale motivo. Questo accade purtroppo nei casi in cui abbiamo a che fare con la Pubblica Amministrazione. Soprattutto non sappiamo cosa sia una procedura burocratica comprensibile per il cittadino. A volte si ha la netta sensazione che la Pubblica Amministrazione abbia un certo malsano piacere nel vederci soffrire e confonderci. Sarà per mancanza di mezzi o personale, sarà per mancanza di competenze, l’approccio con la Pubblica Amministrazione per molte persone si concretizza nel viaggio di Dante all’Inferno. “Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate”. Non è solo il canto terzo dell’Inferno di Dante. La misteriosa scritta letta da Dante sulla porta dell’Inferno rende purtroppo fin troppo bene l’idea dello stato d’animo vissuto dai cittadini nel doversi interfacciare con la Pubblica Amministrazione. Definito anche come “ufficio complicazione affari semplici”, questo ente dovrebbe essere preposto all’aiuto del cittadino e dovrebbe essere al servizio dell’utilità pubblica. La dura realtà è un dedalo di scartoffie, permessi, autorizzazioni e chi più ne ha più ne metta. A tutti sarà capitato di dover percorrere mille corridoi e bussare ad altrettante stanze per ottenere una banale informazione. Non parliamo poi del tempo necessario per portare a compimento una pratica di qualunque natura. È possibile che ci siano dei distributori di fazzoletti per asciugare le lacrime e il sudore delle persone che cercano impavidi di affrontare questo labirinto.
La Pubblica Amministrazione dovrebbe essere concretamente al servizio del cittadino per guidarlo e indirizzarlo negli iter burocratici corretti.
Il punto è che questo non succede mai. Gli iter burocratici sono complicati, niente che si possa definire a misura di cittadino. Per comprendere le relative procedure servirebbe una laurea in codicologia. Le difficoltà non sono limitate a tali procedure. Ciò che spesso rallenta ancora di più tutti i processi della Pubblica Amministrazione sono taluni amministratori o dipendenti che non hanno proprio le giuste competenze per adempiere ai compiti assegnati loro. Si può parlare di svogliatezza, incompetenza, superficialità. Fatto sta che, se già i processi sono lunghi e complicati, non vi è neanche un’anima buona che sappia aiutare un cittadino che malauguratamente si trova a doversi interfacciare con la Pubblica Amministrazione.
Il risultato di questa confusione e labirintica proceduralità sono errori, ritardi, abusi, omissioni, disfunzioni e molto altro.
Di questi il cittadino si trova vittima senza nemmeno capire come. Pensando di essere riuscito a risolvere una qualunque questione legata alla Pubblica Amministrazione, il cittadino tira un sospiro di sollievo, sentendosi quasi miracolato per esser sopravvissuto. Ma lesto e spesso arriva la notifica di un errore, un cartellino giallo che richiama nel cuore delle persone il folle terrore di dover ripercorrere il labirinto del minotauro e ricominciare la procedura un’altra volta.
I casi di malamministrazione sono all’ordine del giorno e non fanno altro che complicare la vita dei cittadini, che già tanto facile non è. Il trotto vissuto nella realtà quotidiana inciampa in questi ostacoli improvvisi che rallentano tutti gli ingranaggi mandando in confusione l’organizzazione degli impegni dei cittadini. Già è tanto lo sforzo e l’impegno nell’andare avanti giorno dopo giorno, queste difficoltà mettono ancora di più alla prova la forza di volontà. Se già dalla Pubblica Amministrazione non si può avere speranza di ricevere un aiuto per uscire da queste problematiche, essendo loro stessi spesso la causa, i cittadini hanno bisogno di una forte assistenza per affrontarle.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica, nato dalla cooperazione di Difensori Civici del Consiglio d’Europa, rappresenta l’aiuto alle persone in casi di malamministrazione. Questo organismo internazionale costituisce un supporto per la comprensione, l’esame e il ricorso in ogni caso di malamministrazione di cui il Cittadino sia vittima. Ogni caso sottoposto allo Sportello Unico Internazionale viene esaminato e sottoposto all’Ombudsman competente. Il motivo per cui nasce lo Sportello Unico Internazionale è la volontà di rispettare le Carte e Dichiarazioni Internazionali sui diritti umani.
Esiste un profondo desiderio di ricostruzione del rapporto tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione. È ben chiaro, inoltre, che la posizione della Pubblica Amministrazione non debba essere di superiorità rispetto al cittadino. Ogni ente, lo Stato nella sua integrità e anche il Governo, compresa quindi anche la Pubblica Amministrazione nascono con lo scopo di offrire un servizio al cittadino. Questo principio si muove dalle procedure, che dovrebbero essere comprensibili, chiare e snelle, all’impiego di personale competente. Questo ultimo aspetto è forse ancora più importante della semplificazione delle procedure. Un iter complicato ma necessario può esistere in funzione di determinate necessità burocratiche e legali. L’assenza di personale competente a eseguirle non è tollerabile. Il cittadino ha il diritto di essere accompagnato durante questi procedimenti da personale preparato a spiegare ogni passaggio e a renderlo comprensibile a chi ci si interfaccia. La buona predisposizione d’animo degli operatori della Pubblica Amministrazione renderebbe i cittadini più tranquilli e sicuri di essere assistiti da persone che hanno ben chiaro di essere al servizio del cittadino e che apprezzano il proprio ruolo.
Il compito dello Sportello Unico Internazionale è molto importante. Viene affrontato con pronta dedizione e devozione alla tutela dei diritti dei cittadini. Il suo intervento è talmente fondamentale da aver riscosso l’apprezzamento e il patrocinio di figure importanti nel panorama italiano. Alcuni esempi sono: la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica, il Ministero delle Politiche Comunitarie, il Ministero della Giustizia, il Ministero per l’Attuazione del Programma di Governo. Inoltre alti Soggetti istituzionali internazionali quali la Commissione Cultura del Parlamento Europeo, la Commissione Affari Sociali del Parlamento Europeo, il Ministero della Salute, la Commissione Difesa della Camera dei Deputati, il Sommo Pontefice e il Presidente della Repubblica.