L’evidenza è sotto gli occhi di tutti: dal singolo cittadino, dalla piccola impresa al sistema paese siamo andati avanti cercando di adeguarci al principio del ‘cosa conviene?’ Domanda lecita se gli obiettivi fossero lo sviluppo, la democrazia, il miglioramento delle condizioni. Così non è stato e la risposta, in genere, soprattutto nei luoghi istituzionali da cui dipende la nostra vita quotidiana, è stata: “Cosa mi dà consensi elettorali? Quanti voti mi porta questa nomina, questo favore, questa scelta”? Siamo andati avanti così per decenni e tutti ci siamo assuefatti a questa logica.
I risultati sono evidenti: strutture che non funzionano, voluta mancanza di controlli, ritardi di una burocrazia assurda che aiuta a impedire progetti utili, ma non remunerativi, in qualsiasi senso, istituzioni che non collaborano e altro ancora.
Il cittadino, ovviamente, è triturato da questo meccanismo, specialmente il cittadino debole, indifeso e senza capacità di reazione. Ecco allora l’abbandono dei cervelli, la fuga dal meccanismo, l’inamovibilità e la stagnazione.
E’ necessario capire che la capacità professionale, specialmente in ruoli apicali non può essere trascurata, che scegliere su basi di merito e non di convenienza sarebbe più salutare e progressista per tutti. Significherebbe avere persone incorruttibili, sicure delle proprie capacità, autonome nelle decisioni, libere nelle azioni, di operare scelte per il bene di tutti, o almeno per la maggioranza. Dobbiamo cambiare passo, capire che il singolo non si salva da solo nella emergenza e il Covid ci sta dando una grande lezione!
Il potere deve essere di chi lo merita, di chi ha dimostrato e dimostra capacità nel operare, di chi ha il senso del giusto e dell’ingiusto. Perché, allora, dovrebbe essere necessario un Difensore Civico? Il cittadino dovrebbe essere sicuro di chi lo governa, sicuro di ricevere ascolto, accoglienza, giustizia e diritti. Purtroppo, e lo sappiamo bene, così non è! Ecco allora la necessità del Difensore Civico, di chi ci difende dalle incapacità di amministrazioni miopi, dai diritti negati.
In Campania abbiamo l’Avv. Fortunato e, scusate il gioco, siamo fortunati!