DIFENSORE CIVICO E TUTELA E PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI
Le Nazioni Unite hanno da tempo riconosciuto l’importanza dei Difensori Civici come parte fondamentale delle istituzioni nazionali per la tutela e la promozione dei diritti, insieme alle Commissioni (o ai Commissari) nazionali per i diritti umani. Le due Istituzioni possono coincidere o essere diverse ma, comunque, devono essere in funzione.
VIOLATI I PRINCIPI DI PARIGI
È di questi giorni una dichiarazione ufficiale di preoccupazione della Presidente della Repubblica di Slovenia, proprio per il ritardo, da parte del Parlamento, della nomina del nuovo Difensore Civico sloveno, anche Commissario per i Diritti Umani, in seguito alla scadenza del Difensore Civico uscente, che mette a rischio il mantenimento dello status “A” ottenuto dalla stessa Slovenia secondo i Principi di Parigi.
In Slovenia il ruolo di Difensore Civico nazionale manca dal 23 febbraio 2025, data in cui l’incarico del precedente titolare Peter Svetina si è concluso, terminato il mandato di sei anni.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica ha sottolineato l’importanza delle istituzioni nazionali per i diritti umani (NHRI), istituzioni indipendenti previste per legge e conformi ai «Principi di Parigi» approvati dalle Nazioni Unite. Le istituzioni nazionali per i diritti umani – e può essere affidato tale ruolo al Difensore Civico – hanno appunto il compito di proteggere e promuovere i diritti umani a livello nazionale in conformità con le norme e gli standard internazionali.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica si è associato all’appello del Presidente della Repubblica di Slovenia: “vibrante, giusto, non eludibile”.
AGENDA EUROPEA 2030, DIFENSORE CIVICO NAZIONALE E COMMISSARIO PER I DIRITTI UMANI
L’Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani, nel condividere anch’essa tale appello della Presidente della Repubblica della Slovenia e nel concordare con quanto dichiarato dallo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica, ha ricordato come il tema del Difensore Civico e del Commissario per i diritti umani del resto, è fortemente correlato all’Agenda Europea 2030.
In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030, i Difensori Civici e i Commissari per i Diritti Umani sono, infatti, attori chiave, contribuendo direttamente a raggiungere alcuni degli obiettivi più importanti, come l’Obiettivo 10 (Ridurre le disuguaglianze) e l’Obiettivo 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide).
In particolare, l’opera dei Difensori Civici, nell’ottica di rendere le pubbliche amministrazioni più responsabili, più efficaci e trasparenti e di risolvere le controversie tra cittadini e amministrazione, contribuisce a ridurre le tensioni sociali e a promuovere una maggiore fiducia nelle istituzioni, in linea con l’Obiettivo 16.
L’Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani ha evidenziato che anche in Italia mancano le due figure nazionali (il Difensore Civico Nazionale e il Commissario – o la Commissione – per i Diritti Umani) e che si tratta di un vuoto preoccupante, indecoroso e non accettabile. Per completezza va anche riferito che in Slovenia la legge assicura che, in attesa della nomina, è comunque assicurato temporaneamente il necessario servizio, assumendo temporaneamente le funzioni uno del quattro Vice Difensori Civici.
Antonella Mollia, Segretario Generale di Comune