The International Ombudsman promuove il concetto e lo sviluppo a livello mondiale della tutela dei Cittadini e, attraverso i suoi organi, provvede a segnalare alla Pubblica Amministrazione competente i casi di inefficienza e/o di difficoltà sollevati dai Cittadini nei rapporti con gli Enti pubblici a tutti i livelli.
L’OMBUDSMAN, UN RUOLO INDISPENSABILE
L’istituto dell’Ombudsman nasce in Svezia nel 1809, con la funzione di controllo sull’Amministrazione in quanto il Parlamento avvertiva l’esigenza di contrastare l’assolutismo Monarchico mediante l’introduzione di figure capaci di contemperare il potere “pubblico” con le esigenze dei cittadini.
Tale figura non è venuta meno nemmeno quando man mano hanno cominciato ad affermarsi i meccanismi di una responsabilità Ministeriale o quando fu affidato ad un pool di esperti lo studio sull’opportunità di sopprimere l’Istituto, che viceversa ha invece suggerito la conservazione dell’Ombudsman, poiché risultava ormai radicato nella prassi comune il suo ruolo di garante dei privati nei confronti dell’amministrazione.
SVILUPPO DELLA FIGURA DELL’OMBUDSMAN
Successivamente alla Svezia, molti Paesi hanno istituito la figura dell’Ombudsman, quale effetto e garanzia di una democrazia compiuta ed in alcuni Paesi addirittura più di una figura.
In Francia ad esempio ci sono due organismi pubblici che attuano espressamente il modello delle istituzioni nazionali per i diritti umani raccomandato dalle Nazioni Unite: il Mediatore della Repubblica nato nel 1973 e la Commissione Nazionale Consultiva dei diritti umani. Il numero di casi affrontati è cresciuto costantemente negli anni e la percentuale di successo degli interventi si aggira intorno all’85%.
DA MEDIATORE A DIFENSORE DEI DIRITTI DEI CITTADINI
Da organo con la funzione di proteggere i diritti degli utenti nei confronti dell’Amministrazione, il Mediatore è diventato sempre di più un difensore dei diritti dei cittadini, con particolare attenzione ai diritti degli stranieri per questioni legate all’ingresso e al soggiorno in territorio francese e al tema dei diritti sociali.
Sempre in Francia opera, inoltre, il Difensore dei minori istituito con la legge 196/2000. Si tratta di un’autorità indipendente, nominata dal Consiglio dei Ministri con un mandato di 6 anni non rinnovabile. Esso ha il compito di promuovere e tutelare i diritti dei minori previsti dalle leggi o dagli strumenti internazionali e può ricevere ricorsi provenienti da minori, da loro rappresentanti legali o da Associazioni di tutela dei diritti dei minori, che ritengono che un Ente pubblico o un privato abbiano leso i diritti del minore.
In Spagna, l’articolo 54 della Costituzione spagnola del 1978 ha istituito il Defensor del Pueblo (Difensore Civico) definendolo come un “alto delegato” del Parlamento, incaricato di difendere i diritti fondamentali e le libertà pubbliche nonchè di supervisionare l’attività della Pubblica Amministrazione.
I suoi compiti sono quelli di suggerire e raccomandare l’adozione di misure concrete o la revisione dei criteri utilizzati dalla Pubblica Amministrazione, comprese le proposte di modificare norme che regolano determinate materie, affinché prevalga l’interesse generale con obiettività e senza arbitrarietà. La sua competenza si estende alla totalità degli organi dell’Amministrazione dello Stato, delle Amministrazioni delle Comunità autonome e di quelle Locali.
Anche in Slovenia la previsione della figura dell’Ombudsman è contenuta nell’art. 159 della Costituzione della Repubblica di Slovenia del 1991, con lo scopo di proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali in relazione agli Enti Statali, Locali e a quelli investiti di pubblica autorità. E così via in tanti altri Stati.
SITUAZIONE IN ITALIA
Nell’ordinamento italiano, negli anni settanta fu istituito il Difensore civico in alcune Regioni e più recentemente è stato progressivamente affiancato da ulteriori figure: alcune, come i Garanti per i detenuti e per l’infanzia, il Garante del contribuente, il Garante dei disabili.
Non esiste quindi né una figura nazionale del Difensore Civico, né la formazione di un meccanismo di garanzia che sia efficacemente coordinato, tale da garantire in maniera adeguata l’indipendenza dei Garanti rispetto all’Amministrazione e alla politica.
Inoltre, anche la figura del Difensore Civico Regionale, non è stata istituita in tutte le Regioni italiane.
NASCITA DELL’ANDCI
E’ per questo motivo, che dal 2002 è nata l’ANDCI (Associazione Nazionale dei Difensori Civici Italiani) che funge da collettore delle richieste di tutela dei cittadini e attraverso i suoi organi, provvede a segnalare alla Pubblica Amministrazione i casi di inefficienza e/o di difficoltà incontrate dai cittadini nei rapporti con gli Enti pubblici a tutti i livelli. Inoltre, si occupa di pressare le Istituzioni competenti affinché venga prevista la figura del Difensore Civico Nazionale, prevista in alcuni Paesi anche più “giovani”, come sopra evidenziato, addirittura dalla loro Costituzione.