Il Centro europeo per i diritti dei rom (European Roma Rights Centre, ERRC) ha presentato una denuncia al Difensore civico del Montenegro a seguito di un incendio mortale che ha inghiottito baracche vicino a Volujica, nella città di Bar, nel sud del Montenegro.
L’incendio scoppiato nelle prime ore del 15 febbraio ha causato la morte di quattro persone. Secondo il procuratore Mirjana Tankosic Vucinic, “sul posto abbiamo trovato quattro baracche bruciate e quattro corpi carbonizzati. Tre vittime sono minorenni, uno è un adulto”.
Il Difensore civico di Montenegro sta prontamente indagando su tutte le istituzioni responsabili, compreso il Comune di Bar e il Centro per il lavoro sociale, affinché adottino tutte le misure necessarie per prevenire il ripetersi di tali tragedie, forniscano tutto il sostegno necessario alle persone in lutto e alloggi sociali per accogliere i danneggiati. Oltre una trentina di rom sono rimasti senza casa a causa dell’incendio.
Molti rom poveri nei Balcani occidentali sono di fatto condannati a vivere in baracche di fortuna, messe insieme con teli di plastica, legno e cartone. Il sempre presente rischio di incendio aumenta ancora di più durante i mesi invernali, quando è comune il riscaldamento con stufe a legna e simili senza un’adeguata ventilazione. Gli incendi scoppiano frequentemente e nel corso degli anni le autorità hanno fatto poco per ridurre questo particolare rischio per la vita e l’incolumità fisica.
Il Difensore Civico del Montenegro ha evidenziato che intere comunità di rom sopravvivono in baracche improvvisate e spazialmente segregate, spesso in prossimità di discariche o siti tossici. Poiché viene regolarmente negato un pari accesso all’acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari, spesso tagliati fuori dal riscaldamento a prezzi accessibili e dalle forniture di elettricità, la salute e la sicurezza in tali condizioni di vita sono al di là della precarietà. Le conseguenze dell’incuria da parte delle autorità sono, nella migliore delle ipotesi, dannose e, nella peggiore delle ipotesi, e troppo spesso, fatali.
Lo Sportello Unico Internazionale della Difesa Civica preme sul battersi incessantemente sulla prevenzione ed è solidale con il Dfensore Civico di Montenegro e con le Comunità rom, auspicando che siano presto rintracciati gli assassini, siano costruite le condizioni affinché queste tragedie non possano accadere più e si rispetti pienamente la dignità umana..