VOGLIAMO IN DIFENSORE CIVICO IN MOLISE
In Italia rimane un grande vuoto nella Difesa Civica.
Oltre alla sentita mancanza del Difensore Civico nazionale, ben 5 Regioni italiane non hanno ancora o non hanno più il Difensore Civico regionale:
Basilicata, Molise, Puglia, Trentino e Sicilia.
Ogni Regione ha la sua storia e le sue peculiarità e vanno approfondite.
E’ emblematico il caso del Molise.
Come mai il Molise si trova in una situazione di stallo e di vacanza del ruolo del Difensore Civico?
Trattasi di un caso di bassa politica che aveva visto nominato un Difensore Civico senza i requisiti minimi indispensabili e che era stato nominato senza la dovuta giusta comparazione con i titoli di altri candidati.
E, prima di addivenire alle conclusioni e alla doverosa richiesta di colmare subito il vuoto di tale fondamentale ruolo, facciamo un breve excursus.
La figura del Difensore Civico regionale in Molise è prevista dalla legge regionale n.17/2015 e dalla legge regionale n. 26/2000.
IMPUGNAZIONE DELLA NOMINA
L’ultima nomina effettuata, tramite decreto del Presidente del Consiglio Regionale, è stata impugnata dai due candidati, in lista insieme alla nominata Difensore Civico.
I due ricorrenti hanno contestato che:
– all’approssimarsi della scadenza del precedente mandato, il Consiglio Regionale aveva emanato un Avviso pubblico teso a raccogliere la disponibilità di tutti i soggetti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa interessati ad essere nominati;
– entrambi avevano manifestato interesse, formalizzando la propria candidatura;
– la legge regionale Molise n-17/2015 demanda al Consiglio Regionale la nomina ma che il Consiglio non era mai stato in grado di procedere perché il punto relativo veniva sempre rinviato.
– successivamente l’elezione avveniva con Decreto del Presidente del Consiglio Regionale in sostituzione dello stesso in dichiarata applicazione degli articoli 6 l.r. Molise n. 17/2002 e 4,2 del d.l. n. 293/1994;
– avverso tale nomina i due ricorrenti e altri aspiranti inoltravano al Presidente del Consiglio regionale istanza di annullamento in autotutela che veniva rigettata.
RAGIONI DELL’IMPUGNATIVA DELLA NOMINA
L’impugnazione della nomina si fondava principalmente sulle seguenti motivazioni:
a) sull’incompetenza del Presidente per la nomina per falsa applicazione della normativa del caso;
b) sulla mancanza in capo alla nominata Difensore Civico dei requisiti per la nomina ex r.l.17/2015 ed eccesso di potere per manifesta illogicità ed irragionevolezza della nomina
c) sul difetto di istruttoria e di comparazione dei titoli dei vari candidati e falsa applicazione della normativa in materia.
LA SENTENZA 149/2023 DEL 9 MAGGIO 2023 DEL TAR E LA CONFERMA DEL CONSIGLIO DI STATO
Il TAR Molise non ha ritenuto persuasiva la prima doglianza ma ha accolto in pieno le due successive.
Il TAR ha rilevato, infatti, in capo alla nominata Difensore Civico regionale carenza dei titoli minimi necessari per la carica, così come prescritto dall’art 2 della L.r. 17/2015 e richiesti data la delicatezza del ruolo ricoperto.
In particolare ha rilevato che l’esperienza giuridico-amministrativa negli ambiti della persona e dei minori deve essere “adeguata” e “provata”.
Con lunga e motivata sentenza il TAR spiega il motivo per cui i titoli e l’esperienza non sono ritenuti adeguati.
Per quanto riguarda l’obbligo di comparazione il TAR Molise ha evidenziato che nel caso di pluralità di concorrenti, pur non essendo la PA tenuta, almeno di regola, a compiere una comparazione analitica ed a motivare specificatamente sui relativi esiti, è innegabile l’obbligo di motivazione quantomeno sulla complessiva maggiore idoneità del candidato prescelto dall’Amministrazione rispetto agli altri candidati..
Il TAR quindi ha annullato il decreto di nomina del Presidente del Consiglio della regione e la nota successiva dello stesso.
A tale sentenza è stato proposto appello al Consiglio di Stato da parte della ex nominata.
L’ appello è stato respinto con sentenza 2633/2024 del 19 marzo 2024, con ampia motivazione, e la sentenza del TAR è stata quindi confermata.
L’URGENZA DI PROVVEDERE ALLA NUOVA NOMINA
Le due sentenze hanno chiarito dei punti fondamentali relativi al procedimento di nomina, ai requisiti minimi dei candidati ed all’obbligo di comparazione dei candidati.
Le sentenze sono pubbliche e il Consiglio regionale deve procedere senza indugi.
Dopo oltre sette mesi dalla sentenza del Consiglio di Stato l’elezione del Difensore Civico regionale del Molise è diventata urgente e non più differibile.
Si chiede, pertanto, che la Regione Molise provveda subito a dotarsi di Difensore Civico.
Donatella Agrizzi, Avvocato